Svolgiamo automaticamente più dell’80% delle nostre azioni. Il cervello adora trasformare ogni nostro comportamento in routine, perché pensare costa fatica. Le routine aiutano il nostro organo pensante a risparmiare energia e a minimizzare i rischi. Tutto questo ha un senso da un punto di vista neurobiologico ed è utile alla sopravvivenza. A volte però può essere dannoso, ad esempio nel caso delle cattive abitudini. Oppure miracoloso, come vedremo per la storia del grande nuotatore Michael Phelps.