Diceva Prezzolini che «Caporetto è stata una vittoria, e Vittorio Veneto una sconfitta per l’Italia, perché ci si fa grandi resistendo a una sventura ed espiando le proprie colpe, e si diventa invece piccoli gonfiandosi con le menzogne e facendo risorgere i cattivi istinti per il fatto di vincere». A cent’anni dalla battaglia del Piave e da quella di Vittorio Veneto, diventano significativi quei pochi mesi in cui un paese sconfitto e invaso – dove il senso di appartenenza alla comunità nazionale si era improvvisamente rafforzato per effetto dell’umiliazione – è diventato un paese vittorioso e invasore, sprezzante dei diritti altrui.---
Dal Festival della Mente 2018 il professor Barbero racconta dell’ultima parte della Prima Guerra Mondiale dell’Italia, dalla Battaglia del Piave a quella di Vittorio Veneto. Questa lezione è la terza della serie “La Prima Guerra Mondiale”.
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