Torna la rubrica filosofica, questa volta tutta semiotica! Con noi Bruno Surace (http://www.brunosurace.it/pubblicazioni/), docente di Cinema a Comunicazione Audiovisiva a Torino, per parlare del problema dell'enunciazione filmica. Se nella semiotica "classica" la nozione di enunciazione serviva per rispondere alla domanda: "di chi è il punto di vista del testo?" nel cinema - da Metz in poi - la faccenda si complica. Passeremo da Barthes a "Rashomon" di Kurosawa, con alcune note sul found footage
Articoli e libri citati o utilizzati:
B. Surace, "Semiotica degli sguardi e dei metalivelli nell’enunciazione filmica come problema interpretativo", 2020
B. Surace, "Lo strano caso di Ugo Volli e Akira Kurosawa", 2019
C. Paolucci, "Persona. Soggettività nel linguaggio e semiotica dell'enunciazione", Bompiani 2020
C. Metz, "L'enunciazione impersonale o il luogo del film", ESI 1995
U. Eco, "I limiti dell'interpretazione", Bompiani 1990
Partecipanti:
Dario Denta
Bruno Surace (Ospite)
Spotify: https://open.spotify.com/show/2QtzE9ur6O1qE3XbuqOix0?si=mAN-0CahRl27M5QyxLg4cw
Apple Podcasts: https://podcasts.apple.com/it/podcast/salotto-monogatari/id1503331981
Google Podcasts: https://www.google.com/podcasts?feed=aHR0cHM6Ly9hbmNob3IuZm0vcy8xNmM1ZjZiNC9wb2RjYXN0L3Jzcw==
Logo creato da: Massimo Valenti
Sigla e post-produzione a cura di: Alessandro Valenti / Simone Malaspina
Per il jingle della sigla si ringraziano: Alessandro Corti e Gianluca Nardo