Mina e suo padre hanno qualcosa in comune: lui, anni prima, era emigrato dal Marocco in Italia, lei, adesso, è partita per Londra.
Sono entrambi persone che hanno sradicato le proprie radici, ma a quelle terre continuano in qualche modo ad appartenere. Quando il padre muore, Mina lascia la sua vita londinese, la sua amica Liz e una carriera da inseguire e torna in Italia ritrovando quel che resta della sua famiglia e il bar “Tangerinn”, che suo padre gestiva e che dà il titolo al libro di Emanuela Anechoum.